Cosa si può fotocopiare e stampare
Il materiale conservato nelle biblioteche può essere in genere riprodotto in fotocopia secondo la normativa vigente, ovvero solo per uso personale (non per fini di lucro) e riguardare un numero di pagine non superiore al 15% di un libro o di un fascicolo di rivista (cfr. normativa di riferimento).
Per quanto riguarda il materiale sottoscritto in formato elettronico e disponibile online gli estratti dei contenuti sottoscritti (articoli, parti di libri, immagini, tabelle, insiemi di dati) possono essere scaricati e stampati in “porzioni ragionevoli”, ferma restando la normativa di riferimento.
Per ulteriori e specifiche indicazioni si rinvia ai Termini d’utilizzo pubblicati in ciascuna scheda descrittiva delle risorse presenti nella pagina Risorse elettroniche di questo Portale o al documento sugli “Usi autorizzati UniPG”, se presente.
Cosa NON si può fotocopiare
Sono esclusi dal servizio di riproduzione con le macchine fotocopiatrici i volumi antichi, rari, di pregio, i manoscritti, i grandi formati, piante o tavole ripiegate ed eccedenti il formato del volume in cui sono contenute, in generale il materiale in cattivo stato di conservazione.
Queste tipologie di materiali si possono eventualmente riprodurre con mezzi propri, sentiti i bibliotecari competenti della biblioteca che custodisce il documento, per individuare soluzioni idonee alla particolare tipologia di materiali, o in alternativa (servizio in fase di organizzazione) richiedere la riproduzione con scanner planetario in dotazione al Fondo antico e al Servizio Fondi storici.
Cosa vuol dire "con mezzi propri"
In attuazione della L. 124/2017, nel rispetto della normativa vigente sul diritto d’autore e di quanto previsto dall’art. 108 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, testo vigente, dal 29 agosto 2017 è possibile effettuare riproduzioni di beni bibliografici con mezzi propri, per le sole attività di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale svolte senza scopo di lucro.
Sono esclusi dalla libera riproduzione i beni archivistici sottoposti a restrizioni di consultabilità, in ragione del loro contenuto sensibile, ai sensi del Capo III del Titolo II del D.Lgs. 42/2004 (artt. 122-127).
Per mezzi propri si intendono dispositivi (smartphone, tablet o macchine fotografiche) il cui uso non comporti alcun contatto fisico con il bene, né l’esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né, all’interno degli istituti della cultura, l’uso di stativi o treppiedi.
È altresì libera la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo però da non poter essere ulteriormente riprodotte a scopo di lucro.
Norme di tutela per la riproduzione del materiale con mezzi propri
È consentito l’uso di apparecchi fotografici, smartphone, tablet.
Non è consentito l’uso di scanner portatili o a penna, flash o altre fonti luminose portatili, treppiedi, stativi e altri ausili.
Raccomandazioni generali:
- effettuare la riproduzione tenendo il proprio dispositivo con entrambe le mani, così da evitare il rischio di caduta dello stesso sul materiale, non usare una delle mani per tenere fermo il volume;
- non spostare gli oggetti da riprodurre in altre zone della Biblioteca allo scopo di ottenere migliori condizioni di luce;
- impostare i dispositivi in modalità silenziosa per non disturbare gli altri utenti.
Raccomandazioni d'uso del materiale per la fotoriproduzione o la scansione
Manipolare con attenzione libri e documenti da riprodurre avendo cura di non mettere a rischio il materiale per ottenere immagini di migliore qualità:
- non spianare le carte con le mani;
- non forzare l’apertura dei volumi;
- mantenere rigorosamente l’ordine nel materiale sciolto;
- non piegare le pagine;
- fare attenzione a carte o tavole piegate ed eccedenti la superficie del volume, non rimuovere carte o tavole dagli eventuali passepartout;
- in nessun caso tenere sospesi i volumi o i documenti (es. per riprodurre le filigrane);
- non salire sulle sedie né appoggiare il materiale per terra.
Nel caso si tratti di materiale antico, raro e di pregio effettuare la riproduzione nelle apposite postazioni dedicate alla consultazione di questo materiale, seguendo le indicazioni fornite dal personale addetto.
Limiti di scatti: non ci sono limiti di scatti per i testi di pubblico dominio, altrimenti deve essere rispettata la percentuale prevista dalla normativa sul diritto d’autore
Scanner planetario
E' in allestimento (con modalità che verranno a breve meglio definite e pubblicizzate), un servizio di riproduzione in formato digitale e ad alta risoluzione con uno scanner planetario (mod. 12S Digibook A0 – AM Image), in dotazione al Fondo Antico e al Servizio Fondi storici attivo presso Palazzo Murena.
Normativa di riferimento
La fotoriproduzione è consentita nel rispetto delle norme vigenti in materia di tutela del diritto d'autore, Legge 22 aprile 1941 n. 633 (in particolare l’art. 68) e successive modificazioni.
Fermo restando il divieto di riproduzione di spartiti e partiture musicali, la copia del materiale bibliografico e documentale può essere eseguita solo per uso personale (non per fini di lucro) e riguardare non più del 15% di un libro o di un fascicolo di rivista, escluse le pagine di pubblicità.
L'utente si assume ogni responsabilità per l'uso che verrà fatto delle riproduzioni, essendo severamente vietata qualsiasi successiva riproduzione o pubblicazione per uso commerciale.
Codice dei beni culturali e del paesaggio
In attuazione della L. 124/2017, nel rispetto della normativa vigente sul diritto d’autore e di quanto previsto dall’art. 108 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, testo vigente, è possibile effettuare con mezzi propri riproduzioni di beni bibliografici (libri e documenti di archivio, questi ultimi esclusi quelli sottoposti a restrizioni di consultabilità) per le sole attività di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale svolte senza scopo di lucro.
La libera riproduzione con mezzi propri è ammessa solo con modalità (smartphone, macchina fotografica, tablet) che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l’esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né l’uso di stativi o treppiedi.
È altresì libera la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte a scopo di lucro (immagini a bassa risoluzione).
Vedi anche
Come utilizzare il servizio di fotocopiatura, stampa e scansione